La Maremma è una vasta regione geografica, affacciata sul Mar Tirreno, compresa tra la Toscana (in prevalenza) e il Lazio, che si estende per circa 5.000 chilometri quadrati.
Da Nord a
Sud la Maremma si divide in tre zone: l’Alta Maremma (o Antica Maremma Pisana,
oggi divisa tra le Province di Pisa e Livorno), la Maremma Grossetana (quella
più famosa, che s’identifica spesso con il termine stesso di “Maremma”) e la
Maremma Meridionale (o Laziale). In origine questo era un vasto Territorio,
spesso basso ed estremamente paludoso, invivibile anche per la facilità con cui
si prendeva la malaria. Tale è rimasto fino alle Bonifiche iniziate nel 1780 e
terminate, in grandissima parte, nel 1940.
Oggi la
Maremma è un bellissimo, curato e accogliente Territorio, ricco di cultura e
fascino, dove, grazie anche alle grandi zone protette, come il “Parco Naturale della Maremma” e la “Zona Archeologica dei Vulci”, si sono mantenuti pressoché
intatti l’ambiente, la flora e la fauna.
Con tali
presupposti positivi la Maremma è un Territorio dove “imperversa” la
Gastronomia che viene esaltata sia nella Cucina di Terra sia nella Cucina di
Mare.
Oggi
desidero raccontarvi proprio di un Locale che ha fatto della Cucina di Mare il
proprio cuore pulsante: l’Osteria “Il Trabaccolo” di Follonica.
Follonica,
in Provincia di Grosseto, ubicata nel cuore della Maremma, ha una storia
antica, le cui prime tracce certe si ritrovano in un documento del 1038 (viene
citata “Fullona” in un atto che certificava la donazione di terreni all’Abbazia
di San Bartolomeo a Sestinga, vicino alla Località di Vetulonia), ma come
Comune è di giovane istituzione, infatti è stato fondato nel 1923.
Follonica oggi
è una bella e vivace Località turistico/balneare, tranquillamente adagiata al
centro di quella meraviglia della natura denominata “Golfo di Follonica”.
Il Golfo di
Follonica (anticamente in Latino “Sinus Plumbini” = Golfo di Piombino)
abbraccia il tratto di Mar Tirreno compreso a nord-ovest da Punta della
Rocchetta, l’estremità rocciosa del Promontorio di Piombino (ancora in
Provincia di Livorno), e a sud-est dal Promontorio di Punta Ala nel Grossetano.
Follonica grazie
alla fortunata posizione centrale nel Golfo gode, dalla sua lunga e bella
passeggiata lungomare ricca di spiagge, di un “panorama mozzafiato” che, oltre
ad abbracciare nella sua completezza l’emozionante sagoma dell’Isola d’Elba, ci
fa godere del romantico fascino dell’Isolotto dello Sparviero e degli
affioranti “Scogli Porchetti”. Nelle giornate più limpide si distingue anche
l’Isola di Montecristo e la sagoma della Corsica.
Un
“biglietto da visita” straordinario come il suggestivo Mare di Follonica ha
ispirato totalmente la Cucina della Famiglia Achilli, Titolare dell’Osteria “Il Trabaccolo”, e anche il nome del loro Locale che
infatti è quello di un tipo particolare di barca “Il Trabaccolo”.
Definire
precisamente, con delle parole, la Storia infinita tra l’Uomo e il Mare è cosa
praticamente impossibile. Un grande Scrittore Polacco, poi naturalizzato
Britannico, Joseph Conrad (1857 - 1924), che aveva avuto una vita molto
avventurosa e viaggiato tantissimo, anche per mare, ha detto: “Il Mare non è
mai stato amico dell’Uomo. Tutt’al più è stato complice della sua
irrequietezza”.
L’Uomo ha
iniziato ad avvicinarsi al Mare per necessità, dovendo procurarsi il cibo con
la pesca, già nel Paleolitico. L’Età della Pietra Antica (“Paleolitico” dal
Greco “παλαιός λίθος”) fu il primo periodo della Preistoria in cui si
svilupparono le più antiche tecnologie umane per mezzo di strumenti in pietra.
Attraverso i
millenni la lotta tra l’Uomo e il Mare ha fatto sì che venissero sviluppate
scienze e tecnologie per meglio conoscere maree, correnti, venti, profondità,
stagioni, abitudini migratorie riproduttive dei pesci, e ancora moltissimo
altro. Per tutto ciò era necessario costruire imbarcazioni sempre più sicure e
affidabili.
“Il Trabaccolo”
è proprio una di queste imbarcazioni, tipica del Mare Adriatico, nata a partire
dal 1700 ma che si è perfezionata nel corso del 1800, e che è stata usata fino
ad anni molto vicini a noi. Nel 1915 (inizio della Prima Guerra Mondale per
l’Italia) furono militarizzate tutte le Navi e le Barche civili, tra queste
vennero censiti 168 Trabaccoli tra Venezia e Bari. Una barca robusta con due
alti alberi, armati con “vele a terzo”, carena arrotondata, chiglia e
paramezzale (struttura interna della chiglia), interamente pontata, con una
capace stiva centrale a cui si accedeva da un grande boccaporto a prova di
mare. Il “Trabaccolo” per le sue specificità era una barca adibita
principalmente al trasporto merci.
Agli inizi
del 1900 a San Benedetto del Tronto, una bella e accogliente Cittadina, con
origini che si perdono in Epoca Romana, adagiata sulla Costa Marchigiana alla
foce del Fiume Tronto, era molto sviluppata la pesca. Famosi, intraprendenti e
ingegnosi i pescatori del luogo, tantoché, nel 1912, furono i primi ad
applicare un motore a una barca da pesca, una vera e propria “rivoluzione
industriale”, che li portò a navigare anche in acque molto lontane e incrementò
vertiginosamente la pesca. Alla fine della Prima Guerra Mondiale (1914 -1918)
il Mare Adriatico, però, era molto pericoloso, a causa delle moltissime mine
che vi galleggiavano, e impoverito dagli eventi bellici.
Un
consistente gruppo di pescatori Marchigiani decise di trasferirsi, con barche e
famiglie, sulla Costa Tirrenica Toscana.
I
Marchigiani, grandi lavoratori e profondi conoscitori del mare, oltre alle loro
tecniche di pesca portarono in Toscana alcune delle loro tradizioni, comprese
quelle gastronomiche. Dall’incontro di due mondi gastronomici, nacque (senza
precise certezze di attribuzione) una particolare ricetta, la “Trabaccolara”, che
venne chiamata ispirandosi proprio alle barche da trasporto dell’Adriatico, i
Trabaccoli.
La
“Trabaccolara” non è altro che un gustosissimo piatto di pasta lunga e pesce
fresco con un sugo insaporito da pomodori freschi tagliati a pezzettini, aglio,
prezzemolo, sale, pepe, olio extravergine di oliva, il tutto sfumato con del
vino bianco. Una vera e assoluta delizia per il palato. La ricetta della
“Trabaccolara” è diventata famosa alla fine del 1900 grazie a grandi Cuochi Toscani
che l’hanno fatta conoscere in Italia e nel Mondo.
Ecco che
all’Osteria “Il Trabaccolo” di Follonica il nome stesso assume un
preciso significato, un messaggio chiaro: una buona e tradizionale Cucina di
Mare.
L’Osteria
“Il Trabaccolo” è ubicata in Via Cesare Battisti al Civico 3, in pieno Centro
di Follonica, praticamente a pochi metri sia dalla bella Chiesa di San Leopoldo
(di stampo neoclassico a croce latina consacrata nel 1838) sia da Piazza
Vittorio Veneto e a pochi passi sia dal Palazzo del Comune e sia da Via Roma il
corso principale, pedonale e commerciale Cittadino che sbuca sulla splendida
passeggiata a Mare.
L’Osteria
“Il Trabaccolo” ha aperto, Sabato Primo di Aprile 2017, grazie al grande impegno
della Famiglia Achilli: Babbo Ivano e Mamma Enrica il loro Figlio Giacomo e la
Nuora Mioara Moraru.
Ivano
Achilli (classe 1953) è originario dell’antico e panoramico Paese di Montappone
nelle Marche, un piccolo Comune di soli 1.500 abitanti, oggi rientrante nella
Provincia di Fermo (costituita nel 2004 e diventata operativa nel 2009) e
famoso per la produzione di cappelli. Ivano, cresciuto in una Famiglia di
agricoltori, si trasferì molti anni fa in Toscana, ha lavorato per molti anni
come fornaio e ha sempre avuto la passione per la cucina.
Enrica
(classe 1960) e originaria di Piombino, “ha la buona cucina nel sangue”, proviene
infatti da generazioni di Cuoche, la sua Nonna Andrusilla e la sua Mamma Asmara
per decenni hanno avuto il Ristorante “Torre Mozza” un suggestivo Locale
all’interno di una fortificazione costiera, risalente al 1500, ubicata in
Località Torre Mozza nel Comune di Piombino (LI).
Giacomo è
nato, il 16 Novembre 1979, a Massa Marittima (GR), ha sempre avuto la passione
per il mare e per la buona cucina tantoché dopo le Scuole dell’obbligo tra il
1993 e il 1998 ha frequentato e si è diplomato dell’Istituto Alberghiero “Enrico Mattei”
di Rosignano Solvay (LI). Dopo varie e interessanti esperienze dal 2012 al 2016
con tutta la Famiglia ha gestito la ristorazione di in un grande Stabilimento
Balneare nella bella Località Turistica di Castiglion della Pescaia (GR).
Mioara
Moraru (classe 1986, originaria della Romania) era già in Italia da diversi
anni quando nel 2012 ha conosciuto Giacomo Achilli. Sentimentalmente uniti sono
andati a convivere e in casa Mioara, che conosceva praticamente solo la Cucina
del suo Paese, era relegata a “rigovernare” dopo che Giacomo aveva cucinato.
Questo andazzo non era per Lei, essendo una donna intelligente e di carattere
si è impegnata a imparare l’ottima Cucina Toscana riuscendoci perfettamente. Miorara
e Giacomo si sono sposati il 20 Settembre 2019, circa due anni e mezzo dopo
l’apertura del loro Locale “Il Trabaccolo”.
Ma torniamo
alla mia recente visita all’Osteria “Il Trabaccolo” di Follonica (GR) dove sono stato
accolto con molta gentilezza e disponibilità sia dalla Famiglia Achilli sia
dalla giovane e brava Responsabile di Sala Viorela Pop (Romena, classe 1998).
L’Osteria ha
una sola confortevole Saletta con il numero giusto di tavolini per sedersi
comodamente, con la buona stagione si può sfruttare anche lo spazio
esterno.
All’Osteria
“Il Trabaccolo” il Menu è alla Carta e totalmente di Mare (condizionato
giornalmente dalla disponibilità del miglior pescato disponibile) con una sola
eccezione: i mitici “Tortelli Maremmani al Ragù”. La scelta alla Carta è ampia con
una particolarissima attenzione, vista la passione di Giacomo per il Mare e
l’uso solo di pescato selezionatissimo, al “Crudo di Mare” che si può scegliere
in ben 4 composizioni che variano da “normale”, “abbondante”, “ricca” e
“superlativa”, ovviamente con prezzi adeguati.
La Carta dei
Vini è molto importante, super curata, anche qui la grande passione di Giacomo
fa la differenza: oltre 200 Etichette che spaziano dalle bollicine Italiche ai
ricercati “Champagne”, dai Bianchi ai Rosati e Rossi, con provenienze da
Italia, Spagna, Portogallo, Austria, Romania e non solo.
In
accompagnamento al pranzo, su suggerimento di Giacomo, è stata stappata una
bottiglia di un buon Rosé: Tenuta Campo di Sasso (Biserno) “Sof 2023”, Vino
Rosé Toscana I.G.T., 12,5% Vol., un Blend di Cabernet Franc e Syrah.
Con in
tavola del fragrante pane (bianco e integrale) sono state servite le seguenti
portate: - Crudo di Mare “abbondante”; - Seppioline Pugliesi alla griglia con
guanciale croccante su crema di zucchine; - Alici di Piombino marinate con
cipolle, arance e olive taggiasche; - Tagliolini alla Trabaccolara al sugo di
pesce bianco sfilettato (Gallinella, San Pietro, Tanuta) con basilico e
pomodorini freschi; - Chitarrine con scampi nostrali e tartufo nero invernale
fresco; - Grigliata di Mare (Tanuta dell’Isola d’Elba, Scampi, Mazzancolle,
Gamberi Rossi, Gambero Viola, Calamaro); -
Tortino ricotta e cioccolato farcito con crema di pistacchio di Bronte,
lamponi, fragole e “foglie” di cioccolato.
Tutto molto
buono e ben presentato.
In Cucina la
Famiglia Achilli è una vera “macchina da guerra”, danno il meglio della Loro grande
esperienza insieme a un ottimo e veloce servizio. Giacomo e Mioara con tutta la
loro passione e gentilezza fanno spesso delle visite ai tavoli dei clienti per
assicurarsi che tutto vada bene. Molto simpatico e alla mano anche il Servizio
di Sala diretto da Viorela Pop.
All’Osteria
“Il Trabaccolo” di Follonica (GR) ho trovato un’accoglienza
informale e molto piacevole e ho potuto godere di una buona, gustosa e
tradizionale “Cucina di Mare” che qui è assolutamente di Casa.
https://www.facebook.com/osteriailtrabaccolo/?locale=it_IT
https://www.youtube.com/watch?v=w5oPOTOuNZM